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EMBU DAS ARTES: UN PARADISO BOHEMIEN A POCHI MINUTI DA SAN PAOLO

Come sottolineato dall’artista Raquel Trinidade nel suo libro “Embu: De Aldeia M’boy a Terra das Artes” questo Comune si caratterizza per una forteconnotazione artistica, ricco sotto diversi aspetti in quanto possiede storia,tradizioni, leggende e un patrimonio artistico che sta alla base dellaformazione e identità del “popolo paolistano”. Ad Embu das Artes ci sononumerosi artista che ricreano il passato e forgiano il futuro, galleristicompetenti che espongono opere d’arte provenienti da diversi stati del Brasile,ricreandone la varietà e la complessità culturale e sottolineando il legameprofondo del Brasile con le sue diverse anime (coloniale, europea, cattolica, africanae ovviamente indigena).
Nel suo libro “Embu: terra de artes e berço detradições”, l’autore Moacyr de Faria Jordão afferma che: “scrivere sulla Storia di Embu è scriverela storia della Compagnia di Gesù in Sudamerica” in quanto è ai gesuiti che si devela fondazione di Embu, nel 1554, e della sua chiesa originale nota come “NossaSenhora do Rosario”, oltre che quella dii molte città brasiliane, tra le qualila stessa San Paolo.Fu proprio sotto l’impulso dei gesuitiche il territorio di Embu divenne fulcro della evangelizzazione della regione ecentro artistico in cui cultura e arte cattolica e indigena diedero fruttipreziosi come le sculture, le pitture e gli intagli presenti nella Chiesa di Embu.
Nel 1759, a seguito di molti conflittitra gli abitanti di San Paolo, i Gesuiti furono espulsi dal Brasile, i lororegistri distrutti e i loro beni acquisiti da altri. Questo evento coincise conl’inizio del declino e con l’inizio di un proceso di fusione degli indios conaltri abitanti della regione o con il trasferimento di molti abitanti ad altreregioni, processo che fu interrotto solo nel XX secolo con la valorizzazionedei beni storici di Embu da parte dei Beni Culturali brasiliani (IPHAN), laconversione della Chiesa in Museo di Arte Sacra dei Gesuiti e con la nascita diun movimento artistico che dagli anni Venti trasformò il paesino di Embu in unimportante centro artistico e culturale.
Dal 1969 Embu è sede di una Fiera di Arte e Artigianato che attrae ogni fine settimana più di ventimila visitatori brasiliani e stranieri e che offre una vetrina importante ad artisti provenienti da diversi Paesi del Sud America, Caraibi ed Europa.
Ma ad Embu das Artes è anche possibilegodere di una bellezza naturale rara per la Regione Metropolitana di San Paolo,basti pensare che il 59% del suo territorio appartiene a aree di protezione dellesorgenti idriche della “Reserva da Biosfera do Cinturão Verde da Cidade de SãoPaulo” ed è inserito nel Bioma della Mata Atlântica, che fa di Embu un luogocon un incredibile patrimonio naturale, verdeggiante, con cascatellesuggestive, natura esuberante e numerose possibilità di intrattenimento.
A mio giudizio le attrazioni migliori di Embu sono: La tradizionale Fiera di Arte e Artigianato, che anima il centrostorico della città, che viene occupato dal atristi que espongono e vendono i loro prodotti. La varietà è grande si passa da quadri a sculture, a oggetti inporcellana, bigiotteria, oggetti fatti all’unicinetto o a maglia,abbigliamento, pelletteria, oggetti fatti con materiale riciclato, decorazionirelaizzate con pietre dure, oltre che piante ornamentali e non oltre che fiori,ma anche oggetti di uso quotidiano in terracotta o nella tipica “pedra sabao”. Il centro storico offre inotre numerosi negozi di mobili ecomplementi d’arredo in differenti stili, la cui caratteristica èl’ambientazione, sembrano veramente case abitate in una confuso ed armonicacommistione di stili e contaminazione tra le diverse anime del Brasile, dove ilcoloniale, il classico, l’industriale e il post moderno convivono in modobizzarro ma autentico.
Il complesso gesuitico con la “Igreja de Nossa Senhora do Rosario” e Museo di Arte Sacra, con la sua architettura in stile Barocco “paulista” e la sua iconografia ricca di angeli, santi e personaggi biblici realizzati in legno intagliato, scolpiti nella pietra o realizzati in terracotta datati tra il XVII e il XIX secolo.
Il parco del Lago Francisco Rizzo, con isuoi oltre 217mila metri quadrati è una antica cava di sabbia riconvertita inlago popolato da decine di specie di pesci. Questo Parco è un’ottima opzioneper chi desidera, praticare ginnastica all’aria aperta o correre, ma offreanche aree attrezzate per bambini, oltre che chioschi e caffè dove fare unospuntino.
La città delle api è una area dipreservazione ambientale di oltre 150 mila metri quadrati nella cosidetta “mataaltantica”. Questo luogo è ideale per chi desidera conoscere gli aspetti dellavita e della preservazione delle api, che sono animali fondamentali per ilnostro pianeta.
Ultima ma non meno importante è la varietà gastronomica di Embu. Ad Embu potrete degustare l’ottimo miele prodotto localmente, varie tipologie di conserve salate e marmellate, prodotti a base di Jabuticaba (sciroppi, vino, liquori),vari tipi di cachaça aromatizzata e non, dolci tipici di San Paolo e di altreregioni, tra cui Doce de leite (specie di mou spalmabile), paçoca (dolce a basedi noccioline), dolce de mococoto (fatto con midollo), dolce de abobora(zucca), dolce di banana. Qui è inoltre possibile trovare negozi tematici con prodotti tipici della cucina di Minas Gerais e del Nordeste. Per chi volessemangiare a Embu l’offerta gastronomica è davvero imponente con varie possibilità di street food dolce e salato, come anche di ristorantispecializzati soprattutto in piatti a base di carne, tra cui la feijoada che viene servita di norma il sabato.

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